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Pedofilia: coordinamento minori. Flash mob online contro BoyLoveDay

Pedofilia: coordinamento minori. Flash mob online contro BoyLoveDay

Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 23/06/2019 06:16:21

Un flash mob online per ribadire il "no all'orgoglio pedofilo". E' l'iniziativa lanciata dal Ciatdm, il Coordinamento internazionale delle associazioni a tutela dei diritti dei minori, in concidenza dell'"International BoyLoveDay", la "Giornata dell'amore per i bambini" che i pedofili di tutto il mondo pretendono di festeggiano ogni anno.

"E' una 'festa' tanto odiosa quanto vergognosa - attacca Aurelia Passaseo, presidente del Coordinamento - celebrata nell'indifferenza della politica e di una societa' sempre presa da altri problemi e poco attenta a come i nostri figli fanno uso delle nuove tecnologie, muovendosi'in rete liberamente senza che nessuno o quasi si adoperi per tutelarli accompagnandoli in una navigazione sicura. Il sito che promuove l''orgoglio pedofilo' - continua Passaseo - nel nostro Paese e' stato oscurato dalla Polizia postale ma i promotori, attraverso siti collocati su provider all'estero, riescono sempre e lo stesso a veicolare il loro delirante messaggio e a rinnovare l'appuntamento".

Agli aderenti al flash mob il Coordinamento chiede di cambiare per un giorno l'immagine del proprio profilo sui social network, od inserire in rete l'immagine di candele di colore verde con la scritta 'spegni chi spegne l'innocenza - No orgoglio pedofilo".

"I pedofili - conclude - si difendono via internet autodefinendosi 'amanti dei bambini', non molestatori o violentatori, rinfacciando ai media e a chi li combatte di diffondere false immagini di loro, denunciando addirittura di sopportare 'persecuzioni' e di essere costretti a vivere 'vite nascoste'.

Il Pedo-pride, come io preferisco definirlo, viene celebrato due volte all'anno nei sabati successivi ai solstizi di estate e d'inverno, e la formula e' sempre la stessa: candele azzurre e inviti deliranti ad uscire allo scoperto e a rivendicare i propri 'diritti'. Siamo all'assurdo ed al paradosso piu' vergognoso, ed aberrante che ci possa essere".

 


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